Giovedì 16 giugno h 17,30 Sala del Capitolo di San Domenico Maggiore
Pino Ferraro: non
è un appello, è una convocazione, un incontro per non tacere. Nessun
uomo può tirarsi indietro, e non per mettere a posto la propria
coscienza, ma per cambiarla.
Giovedì ore 17:30 siamo alla Sala del
Capitolo di San Domenico, non per tenere conferenza di
autorappresentazione d’innocenza e di assoluzione, ma per aprire un
nuovo capitolo di un libro non scritto.
"Filosofia fuori le mura" non può
restare in disparte, se vuole tenere al proprio impegno il compito
della città di farsi scuola aperta. Le parole devono ascoltare, perché
si possa imparare a legare il mondo e la vita, educando ai sentimenti
conosciuti e cambiati, vissuti e svaniti, trasformati o negati, quelli
saputi e quelli non ancora conosciuti. Al fondo di ogni sentimento si
nascondono il dolore e il proprio amore, che la violenza assoluta
sconvolge e cancella.
Adesso. Non si può rimandare o nascondere,
per assolversi e dimenticare. L'uccisione delle donne, la violenza
quotidiana, non è un fatto di cronaca, né un delitto che rientra
nell’elenco del registro giuridico penale accanto ad altri. La scena è
dentro il proprio animo. È un delitto che sale presto dal fondo della
cronaca alla superficie della rappresentazione dello stato dei legami
sociali. Ogni uomo porta dentro di sé la spia di una colpa che non
conosce argini di perbenismo, cultura, ceto sociale e sapere che possa
spegnarla o cancellarla nell’indifferenza generale. Non è l’amore, è la
separazione che muove la mano omicida. La dipendenza deve poter essere
il valore dell’indipendenza e non precipitare nella violenza della notte
dell’impotenza mortale. La felicità non si raggiunge o si perde, la
felicità si preserva. È la vita. Gli uomini non sanno vivere da soli,
senza dominio e potere, senza proprietà, senza vantarsi di prede, non
sanno di un versante del vivere insieme per sé di ognuno comune in cui
ci si restituisce l’amore come dono di sé. Anche la passione può avere
cura di noi, se si ha cura della propria passione d’amore. Bisogna
chiedersi in questi giorni che fine ha fatto la libertà, che cosa ne
abbiamo fatto, lasciandola alla banale gratuità di gesti assurdi. C'è
una colpa in questa forma di libertà aggressiva che taglia i legami tra
il mondo e la vita. Bisogna imparare ad amare. Aprire un nuovo corso ai
sentimenti.
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